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La cosa più superba è la notte
I colori primari il mio dono per te
06.01.2015 23:45Rosso, il colore della passione in tutto ciò che fai, del calore degli affetti più veri ed intensi, importanti, autentici; il Blu, il colore dell’introspezione, della spiritualità, dell’anima, e sia sempre la tua bussola per ritrovarti, accrescendoti sempre più; il Giallo, il colore della luce forte, del sole, perché tu possa sempre più splendere con fierezza, non spegnendosi mai, quella tua luce eterna e bella dentro te, rendendoti una splendida creatura, speciale e importante, unica ed irripetibile, non diventando mai immagine di qualcuno che non sei, perché tu solo sai chi sei davvero. Non perderli mai questi colori fondamentali nella tua vita, non sbiadirli mai, mantienili sempre vivi ed accesi, anzi, mescolali tra loro per rendere ancora più autentica la tua esistenza, con le innumerevoli sfumature che puoi creare soltanto tu. Allora, diventa artista della tua vita, dai mano alla tua innata creatività e con la tua sensibilità dai un tocco da maestro ad ogni colore della vita, nelle sue varie e splendide stagioni. Va sempre avanti, sempre più, con coraggio e sicurezza, divertendoti con i tuoi colori, e la tua vita sia sempre più meravigliosa.”
Continua...Sogno
05.11.2013 13:16Sogno di un amore profondo,
un amore caldo come il sole.
Teneri giorni da sfogliare come petali di rosa.
Sogno di un amore eterno, più forte di un soffio di vita.
Sogno di un amore vero per volare più in alto nell’universo.
Sogno di un amore splendido, unico, pieno di luce,
con un solo ed unico orizzonte da raggiungere: insieme per sempre.
by DolceMinerva
Continua...Amore
05.11.2013 13:12Sorprendente,
come risveglio di primavera ardente,
dentro l’anima sempre più latente
un segreto importante,
e sul tuo volto impertinente
ogni segno è presente,
perché nel tuo cuore è sconvolgente
come risveglio di primavera ardente.
by DolceMinerva
Continua...Vai
31.10.2013 21:32Vai lontano con i tuoi passi,
determinato e sicuro,
verso il tuo orizzonte sempre più luminoso,
disegnato solo per te.
Vai lontano, passo dopo passo,
verso il futuro scritto solo per te,
senza paura, pieno di te.
by DolceMinerva
Continua...SONETTO XXVII by WILLIAM SHAKESPEARE
15.04.2014 16:54SONETTO XXVII
Sfinito dalla fatica, mi affretto al mio letto,
il caro riposo per le membra stanche del viaggio;
ma allora un altro viaggio mi comincia nella testa,
e lavora la mia mente, quando è finito il lavoro del corpo.
Allora i miei pensieri, di là lontano dove mi trovo,
verso di te fanno un devoto pellegrinaggio,
e tengono spalancate le mie palpebre pesanti,
a guardare la tenebra che vedono i ciechi.
Senonché la vista immaginaria della mia anima,
presenta al mio sguardo cieco la tua ombra,
che, come un gioiello appeso alla notte spettrale,
fa la nera notte bella e il suo vecchio volto nuovo.
Così di giorno le mie membra, di notte la mia mente,
per causa tua, e mia, non trovano quiete.
( By William Shakespeare )
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Portatemi il tramonto in una coppa
28.03.2014 21:32PORTATEMI IL TRAMONTO IN UNA COPPA
Calcolate le caraffe del mattino
E ditemi quant'è la Rugiada
Ditemi fin dove si spinge il mattino
Ditemi a che ora va a dormire il tessitore
Che filò le vastità d'azzurro!
Scrivetemi quante note ci sono
Nell'estasi del nuovo Pettirosso
Fra gli attoniti rami
Quanti viaggi fa la Tartaruga
Quante coppe consuma l'Ape,
La Dissoluta di Rugiade!
Ancora, chi posò i piloni dell'Arcobaleno,
Ancora, chi guida le docili sfere
Con vimini di flessibile azzurro?
Di chi le dita che tendono le stalattiti
Chi conta le perline della notte
Per vedere che nessuna manchi?
Chi costruì questa piccola Candida Casa
E chiuse così bene le finestre
Da impedire al mio spirito di vedere?
Chi mi farà uscire in qualche giorno di gala
Con strumenti per volare via,
Superando ogni Pomposità?
BRING ME THE SUNSET IN A CUP
Reckon the morning's flagons up
And say how many Dew
Tell me how far the morning leaps
Tell me what time the weaver sleeps
Who spun the breadths of blue!
Write me how many notes there be
In the new Robin's extasy
Among astonished boughs
How many trips the Tortoise makes
How many cups the Bee partakes,
The Debauchee of Dews!
Also, who laid the Rainbow's piers,
Also, who leads the docile spheres
By withes of supple blue?
Whose fingers string the stalactite
Who counts the wampum of the night
To see that none is due?
Who built this little Alban House
And shut the windows down so close
My spirit cannot see?
Who'll let me out some gala day
With implements to fly away,
Passing Pomposity?
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La Spigolatrice di Sapri
07.04.2014 20:19POESIA DI LUIGI MERCANTINI
"La Spigolatrice di sapri"
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
Me ne andavo un mattino a spigolare
quando ho visto una barca in mezzo al mare:
era una barca che andava a vapore,
e alzava una bandiera tricolore.
All’isola di Ponza si è fermata,
è stata un poco e poi si è ritornata;
s’è ritornata ed è venuta a terra;
sceser con l’armi, e noi non fecer guerra.
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
Sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra,
ma s’inchinaron per baciar la terra.
Ad uno ad uno li guardai nel viso:
tutti avevano una lacrima e un sorriso.
Li disser ladri usciti dalle tane:
ma non portaron via nemmeno un pane;
e li sentii mandare un solo grido:
Siam venuti a morir pel nostro lido.
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro
un giovin camminava innanzi a loro.
Mi feci ardita, e, presol per la mano,
gli chiesi: – dove vai, bel capitano? -
Guardommi e mi rispose: – O mia sorella,
vado a morir per la mia patria bella. -
Io mi sentii tremare tutto il core,
né potei dirgli: – V’aiuti ‘l Signore! -
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
Quel giorno mi scordai di spigolare,
e dietro a loro mi misi ad andare:
due volte si scontraron con li gendarmi,
e l’una e l’altra li spogliar dell’armi.
Ma quando fur della Certosa ai muri,
s’udiron a suonar trombe e tamburi,
e tra ‘l fumo e gli spari e le scintille
piombaron loro addosso più di mille.
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
Eran trecento non voller fuggire,
parean tremila e vollero morire;
ma vollero morir col ferro in mano,
e avanti a lor correa sangue il piano;
fun che pugnar vid’io per lor pregai,
ma un tratto venni men, né più guardai;
io non vedeva più fra mezzo a loro
quegli occhi azzurri e quei capelli d’oro.
Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!
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Miseria e nobiltà
14.09.2014 01:27"Miseria e povertà
non hanno paragoni con la spavalderia
della ricchezza e nobiltà,
vestite semplicemente di angheria.
Miseria e povertà
son rivestite del gran dono dell'umiltà,
nessun'anima nobile conosce la miseria.
Farsi piccoli e ultimi è la salvezza dell'umanità."
By Serafina S.
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Un ricordo di me
28.04.2014 22:17"Un sogno più grande sovrasta i miei pensieri.
Un desiderio più profondo è racchiuso in me.
Un disegno più bello ci sia sulle pagine del tempo:
il ricordo di me per l’eternità.
Un’orma indelebile di me sovrasti spazio, tempo, per sempre.
Il ricordo di me per l’eternità.
Un solo desiderio è racchiuso in me.
Tutto per un ricordo di me. "
By Serafina ( alias DolceMinerva )
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